MArteLive Festival 2011, a Roma dal 12 al 15 ottobre

di Sisco Montalto

Francesco Lo Brutto, capo comunicazione del MArteLive Festival 2011 (http://www.martelive.it/), evento che sarà di scena dal 12 al 15 ottobre prossimi a Roma, mi ha raccontato il dietro le quinte di questo importante evento e i progetti futuri.
Tanti artisti (600) di primo piano del panorama underground italiano, numerose location, ospiti internazionali e tanto altro. Un appuntamento che anche quest'anno, nonostante la solita indifferenza delle incapaci istituzioni, nonostante l'assenza di finanziamenti (casse sempre vuote in questi casi), nonostante mille difficoltà, sarà ricco d'arte, ricco di musica, ricco di spunti, ricco di menti che, senza fermarsi davanti all'immobilità di questo Paese cercano nuove vie di incontro-confronto a più livelli, per dare anche alle giovani generazioni una speranza di riscatto culturale..


- Inizierei parlando del Festival: di chi è l'idea e quando nasce?
"L'idea nasce nel 2000 dalla fervida e non poco visionaria immaginazione di Peppe Casa che insieme ad un gruppo di studenti universitari iniziò questa avventura. Nel 2000 la multi-disciplinarietà non era cosa comune. Il mercato discografico non era ancora in crisi e puntare sulla dimensione live dell'arte è stata un'intuizione che si è rivelata vincente. La prima edizione si è tenuta nel 2001 al Classico Village con 7 sezioni artistiche... oggi sono 16 e le location coinvolte 10 ma c'è tanto tanto altro..."

- Sembra che i problemi per chi voglia allargare le vedute in questo paese siano sempre gli stessi: l'indifferenza delle istituzioni tra tutte. Secondo voi qual è il motivo di questo disinteressamento sistematico?
"Ignoranza e totale incapacità da parte della maggior parte dei nostri referenti politici e istituzionali di capire che la cultura potrebbe essere il motore principale della nostra economia. Un motore inesauribile... la cultura è l'energia meno entropica che esista! Consuma poco, produce tanto e viene quasi tutta riciclata. In questo senso ci riteniamo ecocompatibili e in alcuni casi biodegradabili!"

- Mi parli del programma di questa edizione? Le novità rispetto agli anni passati?
"La grande novità di quest'anno è l'introduzione della formula muliti-location. MArteLive si è sempre contraddistinto per la multi-disciplinarietà ma è sempre rimasto all'interno di un unica location. Da quest'anno abbiamo iniziato a trasferire questa multidisciplinarietà in tutta la città lasciando però sempre l'evento principale all'Alpheus dove tutto avviene in contemporanea." 

- Ho letto che avete intenzione di organizzare qualcosa di più grande nei prossimi anni, più "europeo"...
" Si.. da qualche anno abbiamo iniziato a prendere contatti all'estero e ci stanno anche delle vere e proprie cellule dormienti pronte a svegliarsi quando i tempi saranno maturi... purtroppo i problemi finanziari rallentano questo processo che però è già in atto ed è inarrestabile... l'Europa non ci basta... vorremmo qualcosa di più... ci piace tanto sognare ma soprattutto realizzare i nostri sogni. La nostra società ha la deprimente abitudine di inculcarci l'idea che sia impossibile realizzare i nostri sogni. Poi ci propina talent show e salotti televisivi imbarazzanti cercando di convincerci che quello sia il successo e il massimo che si possa ottenere. Cerchiamo nel nostro piccolo di veicolare questo messaggio. Tutto è possibile... bisogna solo avere tanta voglia di lavorare!"

- Quali sono i reali obiettivi di questo festival e soprattutto, voi che siete dentro l'organizzazione, credete che oggi in Italia eventi di questo genere servano davvero a smuovere le acque, a creare nuove strade? O questo rimarrà sempre il paese del festival di Sanremo?
"Sanremo e la televisione non sono la realtà. Non la rappresentano più. Si tratta semplicemente sistema che riflette se stesso e prima o poi andrà in cortocircuito. MArteLive così come tantissimi altri festival in Italia sono già strade nuove. Tutto il resto è un cane che si morde la coda. Spesso molto ragazzi della mia stessa età vengono a fare dei colloqui per lavorare con noi ma anche molti artisti con un'idea completamente distorta della realtà ed è molto triste. La maggiorparte delle volte però la trasformazione è repentina e li sono grandi soddisfazioni. Per me stesso la prima volta al MArteLive è stato qualcosa di simile e paragonabile ad un viaggio allucinogeno. Passata la soglia non sono più voluto tornare indietro. Sto bene qui."

- “Puntiamo su un’evoluzione totale del sistema della produzione culturale in Italia.” Questa frase mi ha colpito, è una frase forte...
" Si. Crediamo che ormai questo sistema sia arrivato ad un punto di non ritorno. I danni sono irreversibili. In questo momento mentre rispondo alla tua intervista tutte le prime pagine dei giornali parlano di Steve Jobs. Uno che il mondo l'ha cambiato veramente e che tra le tante cose da lui pronunciate in vita due in particolare rispondono bene alla tua domanda.: "Solo le persone che vogliono cambiare il mondo lo cambiano davvero” e "Se hai un'idea devi alzare la voce".

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