di Sisco Montalto - La Mente, band aretina, esordisce con Un Passo Indietro, disco che coinvolge sin dalle prime battute, per l'eleganza e per la ricercatezza di suoni raffinati e ricchi, che poi spesso fanno di un disco un bel disco.
Le tante esperienze pregresse dei componenti del gruppo fanno si che Un Passo Indietro, pur essendo un esordio, sia già il manifesto pressoché definitivo de La Mente. Un manifesto che esprime chiaramente quali siano le virtù del progetto: la bravura non indifferente nella stesura di testi (che consiglio di leggere per apprezzarli maggiormente), che suonano per tutto il disco molto naturali; melodie che strizzano l'occhio al cantautorato italiano, quello di un certo spessore, ma anche la consapevolezza di vivere in una determinata epoca, e la capacità di conseguenza, di creare un disco che suona attuale e con personalità.
Così, anche se a tratti sembra di sentire, per esempio, i Baustelle, un Franco Battiato d’annata, o in generale qualcosa di non nuovo, c'è sempre viva l'idea di ascoltare un album comunque ben fatto, che riesce a catturare l’attenzione grazie all’ispirazione che sembra toccare molti momenti del disco.
Così, anche se a tratti sembra di sentire, per esempio, i Baustelle, un Franco Battiato d’annata, o in generale qualcosa di non nuovo, c'è sempre viva l'idea di ascoltare un album comunque ben fatto, che riesce a catturare l’attenzione grazie all’ispirazione che sembra toccare molti momenti del disco.
I nove brani, diversi tra loro, andrebbero tutti ascoltati; ma se proprio avete la mania di pigiare il tasto "avanti", probabilmente tra le tracce da non saltare metterei: Adesso So, che apre il disco, dal ritmo incalzante; Difendermi, ricca di suoni intriganti, e Chiedi Se e Nei panni Tuoi.
Voto: ♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫
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