Massimo Volume – Aspettando i Barbari (La Tempesta, 1 Ottobre 2013)


di Gaetano Giudice - Aspettando i Barbari è il sesto album dei Massimo Volume.  Dopo Cattive abitudini (2010) alcuni membri del gruppo sono stati impegnati in altri progetti. Emidio Clementi ha pubblicato una raccolta di racconti dal titolo “La Ragione delle mani” con la quale è tuttora in giro per l’Italia, accompagnato dalla chitarra di Corrado Nuccini (Giardini di Mirò). Stefano Pilia ha preso parte agli In Zaire, sfornando uno degli album più interessanti del 2013, e ha suonato insieme a Mike Watt (Minutemen) ne Il Sogno del Marinaio
“Vince chi resiste alla nausea”. La prima traccia Dio delle Zecche è un omaggio a Danilo Dolci. Un inizio decadente, arrabbiato, ma contenuto.

L’album è attraversato da un sound cupo, chitarre aspre, un linguaggio militaresco. L’apocalisse alle porte. I synth, per la prima volta innestati profusamente in un lavoro dei MV, ovattano l’ambiente.
Le prime tracce sono lente e grigie. Vi aleggia l’arrivo di qualcosa che giunge da lontano (Ora che l’orizzonte è in fiamme).
Vic Chesnutt è un tributo al cantautore americano. Dimaxyon Song procede lenta e pesante. Le Chitarre dure, un incedere che a tratti ricorda gli Isis
La Notte è una sequenza impersonale, delle fototessere di giovani in crisi, soli, in difficoltà. Vite precarie. Il basso pulsa forte quasi a simulare un attacco di panico.

L’album avanza con marce dissonati, sincopatiche, rumorose. Tristi addii, come in Silvia Camagni; la dipartita da un paese in rovina.
Gli invasori si fanno sempre più vicini, Il nemico Avanza, come recita il titolo della penultima canzone. 
L’ultima traccia Da Dove sono Stato è un altro lungo e freddo elenco di personaggi metropolitani. Una lista, accompagnata da un lento arpeggio di chitarra, per tentare di prenderne le distanze e fare spazio nella propria vita. “io vi saluto e mi inchino io vi saluto e pieno di rispetto vi dico addio”.

La band bolognese suonerà Venerdì 7 Marzo a Catania al Barbara Disco Lab. Li aspettiamo al confine!







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