Il rock'n roll sporco e selvaggio dei Big Mountain County





di Sisco Montalto - Come sempre la Lomax a Catania regala serate all’insegna della musica di qualità, che a noi di clap piace tanto!
Il 23 dicembre, per la serata organizzata dal collettivo Sunglasses After Dark, saranno on stage, per un live energico e tremendamente rock/blues, gli Oswald Black Banda e la rivelazione (ma neanche tanto) BMC ovvero Big Mountain County.

Se degli OBB sentiamo parlarne da tempo, apprezzando la loro verve fortemente blues,  dei BMC (nome dal sapore statunitense) non sappiamo molto e per questo ho colto la palla al balzo per conoscerli meglio a pochi giorni dal loro live in terra sicula…

“Il progetto è nato nel più classico dei modi: due studenti (Alessandro e Francesco) che si trovano a condividere un appartamento nella Capitale, entrambi hanno il chiodo fisso per la musica e iniziano a scrivere ed arrangiare alcuni pezzi. In qualche mese le sessioni casalinghe prendono la forma di un progetto, con un nome e un’idea di fondo: spaccare tutto, senza troppi indugi. Per questo l’arrivo della batteria di Bruno, vecchia conoscenza di Alessandro (insieme compongono la sezione ritmica dei Boilers), e il successivo arrivo del basso di Wolfman Bob (già Ultratwist) sono quasi fisiologici. Ora tocca stare attenti a non farsi male…”
Idee molto chiare che si concretizzano in un rock dal sapore selvaggio, in stile Do-It-Yourself, che difficilmente vi farà stare fermi mentre li ascoltate. 

Nati solamente nel 2012, i BMC hanno da poco dato alla luce il loro primo ep che è la sintesi (e un assaggio) della loro anima rock'n roll: “Dopo più di un anno di attività, quest’estate c’era l’esigenza artistica (che è un parolone.. ma si dice così) e logistica di produrre qualcosa, di registrare alcuni pezzi abbastanza “maturi” per poi mettere un punto e dedicarsi a qualcosa di nuovo. Grazie all’aiuto di amici che ci hanno prestato mura e strumentazione e soprattutto a Teo Pizzolante, un vero tecnico del suono, siamo riusciti a registrare alcuni brani. Siccome ci sono piaciuti, abbiamo deciso che tre meritavano il vinile e così è venuto fuori il nostro primo 7 pollici, interamente autoprodotto."

In un Paese che rimane ogni volta distratto nei confronti di progetti musicali che escono, e di tanto, dai solchi ben delineati della musica usa e getta, i BMC seguono la strada tutte curve ma piena di soddisfazioni, del rock grezzo e puro: “Fare musica in generale in Italia non è facile ed il rock/garage non è esente. Significa provare e riprovare, caricare, montare gli strumenti, suonare, dare tutto sul palco e tornare a casa a volte con meno soldi di quanti se ne avevano prima. Ma è una passione, come tante altre. Quando torni a casa stai meglio di prima.”

 I BMC sono reduci da un entusiasmante tour nell' affascinante e attento a certi generi, est Europa: “L’idea del tour è nata quest’estate. Perché andare in est Europa, piuttosto che in Spagna o Francia?  Semplicemente l’idea di suonare per la prima volta all’estero a Sarajevo o a Zagabria ci affascinava parecchio. Così ci siamo rimboccati le maniche (noi… ma soprattutto Bob) e già ad Agosto sono partite le prime e-mail. E’ stato un gran duro lavoro ma è venuto fuori un tour da raccontare ai nipoti. Abbiamo suonato in 6 nazioni (Italia, Croazia, Ungheria, Serbia, Bosnia e Ungheria), in situazioni molto diverse fra loro ma ricevendo sempre calore, accoglienza e una grande risposta durante i live.”  

Tanti i progetti tra presente e futuro per i BMC: “Dopo il tour in est Europa non abbiamo intenzione di fermarci, ci abbiamo preso gusto. Quindi speriamo senz’altro di esibirci il più possibile in Italia, promuovere l’EP e chissà anche tornare oltre confine, questa volta magari in Germania o in Olanda, ci sono delle idee… D’altra parte i nostri nuovi pezzi stanno prendendo una piega molto interessante e quindi lavorare in sala e tornare a registrare fa ovviamente parte dei nostri piani per il prossimo anno.”

Che dire ancora, non perdetevi il live dei BMC, loro promettono una atmosfera infuocata “Tornare un anno dopo alla Lomax (l’anno scorso abbiamo suonato lì il 22 di dicembre) è praticamente perfetto. A Catania si gioca in casa e la Lomax è un vero live club, il che non significa che sia facile, anzi. C’è attesa e voglia di portare un grande live. Rispetto all’anno scorso c’è un basso in più e tanti chilometri alle spalle: sarà una sorta di “resa dei conti”. Inoltre presentiamo l’EP, quindi è un appuntamento da non mancare”; e voi magari vi farete un regalino (per rimanere in tema natalizio) e aumenterete la vostra collezione di dischi con un trio veramente interessante.





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