Hyaena Reading - Europa (Sub Terra Label. Uscita: settembre 2013)




di Nicola Pela - L’atmosfera permeata trasversalmente da tutti i brani di Europa, quarta opera in studio degli italo-transalpini
Hyaena Reading - infonde uno status di ansia angosciante, utile a riflettere e a trovare, una volta per tutte, il coraggio di affrontare un presente idealmente privo e effimero, dominato da Des-Illusions (non a caso questo è il titolo scelto per l’EP precedente all’album, uscito sempre di quest’anno), che non vuol fare i conti con un passato scomodo.
Tutto si apre con un ronzare incessante e quasi metallico di Mouches (mosche) che entra nella stanza e distoglie dalla monotonia, anche se non promette niente di buono: crisi.
Proprio queste stesse mosche introducono ad una profezia che non si vuole sentire, che fa male solo origliare, perché, come in ogni cambiamento serio e duraturo, saranno necessari dei Sacrifici.
E allora si esce fuori dalla stanza, divisorio murario apparentemente invalicabile, che fino a quel momento oscurava la vista e il pensiero. Fuori “comincia il viaggio” e “scompari dal mondo” (Uccidine Uno).
Europa. Europa. Europa.

Ascoltando l’album ci si rende conto che l’itinerario attraverso il Vecchio Continente non sarà per nulla semplice, anzi. Non è poi così difficile imbattersi in volti, storie. Realtà e identità ancora molto
lontane dall’essere unite; soprattutto, dall’essere unite tutte in una sola. Troppe divisioni le separano.
Come finirà sembra certo: “sarà sangue e vendetta” (Vendetta).
Europa è stato mixato e coprodotto da un mito ed uno dei migliori artisti italiani che ormai è sulla scena rock e alternative da più di trent’anni, sempre sulla cresta dell’onda: Fabio Magistrali. Chi vuole un album rock che meriti di chiamarsi tale peregrina religiosamente nel tempio Magistrali.

Gli Hyeana Reading creano una nuova via nella scena art-rock italiana. I richiami alle sonorità ed ai riff magnetici ed elettrici di Steve Albini degli Shellac (Sacrifici) e di Giorgio Canali (CCCP, PGR e Rossofuoco) così come ai testi del migliore Giovanni Lindo Ferretti e dell’enigmatico Emidio Clementi dei Massimo Volume, si propagano per tutto Europa, senza per questo non trovare una loro direzione ben precisa e calibrata.


1. Mouches
2. Sacrifici
3. Portus namnetum
4. In netta ripresa
5. Europa
6. Uccidine Uno
7. Vendetta
8. Atto D’Amore
9. Preghiera Per Il Mio Deserto
10. Di Pietra
11. Ogni Errore (feat. La Guerra Delle Formiche)

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