I Babilon on Suite presentano "La Scatola" (intervista)





di Sisco Montalto - I Babil On Suite (Salvo Dub – basso, Caterina Anastasi – voce, Manuele Doca – batteria, Giuseppe Distefano – organo) sono una band poliedrica dal sapore jazz-lounge-pop-sperimentale, che accompagna alla musica, sempre elegante e ricercata, testi dal sapore retrò e cinematografico. È uscito qualche mese fa il loro nuovo disco “La scatola”, che segue il fortunato “Roulette” prodotto da Lucio Dalla e Nando Garozzo e mai uscito. Oltre ad essere bravi e coinvolgenti, il fatto che siano siculi (di Catania), fa piacere, e vale sempre la pena sottolinearlo…



- Raccontatemi come nascono i Babil on Suite..

“Ancora prima che venisse usato il temine Babil On Suite per definire il progetto,nel lontano 2007 ci si incontrava spesso nei club la sera, per suonare insieme alle svariate jam session che la città sfornava. Il progetto nasce come DUO (Basso e Voce) , successivamente abbiamo voluto dare spazio a nuove sonorità, che si sperimentano in maniera del tutto spontanea. Il progetto nella sua ecletticità, si fonde a tanti stili diversi, che poi diventano un sound riconosciuto come New Retrò, nel senso più contemporaneo del termine: non la simulazione del vintage, ma la voglia di regalare emozioni e suscitare la voglia di ballare al contempo. 

Letteralmente Babil On Suite, proviene dalla camera migliore, la suite, che però viene condivisa da tutti e con tutti. La suite di Babilonia, città dove l’arte e la musica segnarono i tempi. Il DUO si moltiplica, i Babil On Suite oggi sono 4…ma durante i nostri viaggi musicali portiamo con noi dei compagni ,che non amiamo definire tournisti perché non lo sono, semplicemente amiamo definirli dei veri e priori compagni di viaggio e di vita, quindi molto spesso ci si ritrova sul palco anche in 7/8.”


- Catania è da sempre terreno fertile per la musica: che parte ha nella vostra?

“Sin dai primi anni ‘90 Catania è stata travolta da un grande movimento musicale, la nascita di nuove etichette musicali sicuramente ha permesso a numerosi artisti di emergere e di diventare oggi internazionali. Catania è sempre stata una città colta e alternativa da un punto di vista musicale, e forse proprio per questo motivo che il concetto di Partecipazione per i Babil è fondamentale,non a caso il nostro primo ALBUM UFFICIALE “LA SCATOLA” è pieno di collaborazioni di musicisti Catanesi, che grazie al loro sostegno hanno lasciato il segno.”


- Come è avvenuto l’incontro con Cesare Basile? Perché alla fine avete scelto come titolo dell'album proprio un suo pezzo?

“Cesare Basile è un grande esponente della musica Catanese e pure compagno di vita sociale. L’incontro nasce in modo del tutto casuale, mentre Salvo Dub lavorava in studio ad un brano di PAOLO MEI, Cesare aveva dietro un pezzo che voleva fargli sentire, LA SCATOLA. Non fu amore a prima vista, ma fu AMORE AD UN PRIMO ASCOLTO. 

Cosi ci siamo ritrovati questo brano tra le mani, e all’unanimità abbiamo deciso che a cantarlo sarebbe stato proprio SALVO DUB colui che lo aveva sentito per la prima volta. L’album nasce attraverso dei file che per tanto tempo sono stati custoditi all’interno di vecchi hard disk che a loro volta sono stati rinchiusi all’interno di vecchie scatole. Scatole che in questo lungo periodo hanno viaggiato molto, hanno fatto vari traslochi, sono passate da uno studio ad un altro, di casa in casa, da soffitta a soffitta…e alla fine questi file sono venuti fuori sotto forma di brani. Quale nome migliore per un album come questo se non LA SCATOLA?”

- Avevo letto tempo fa di voi e dell'incontro con Lucio Dalla (per me uno dei più grandi artisti italiani di sempre. Come fu quell'incontro? Dal punto di vista umano ma anche artistico..

“Nel 2009 abbiamo avuto la fortuna di incontrare uno dei più grandi artisti che ha fatto la storia della musica italiana che purtroppo di recente ci ha lasciati, con un grande vuoto dentro. Lucio Dalla, è stato per noi un grande incontro di vita. Ci ha sentiti suonare una sera ad un concerto e da quel momento è nata questa breve ma intensa collaborazione con un uomo ,che credeva fortemente nella musica emergente italiana, ed era sempre a sostegno dei giovani musicisti.

Nel 2009 siamo stati scelti da Lucio Dalla per aprire il concerto che lui ogni anno organizzava nella città di Riposto, il LUCIO DALLA & FRIENDS. Quella Notte abbiamo avuto il piacere di suonare al fianco di grandi esponenti della musica italiana, Mario Venuti, Rosario Di Bella, Irene Fargo, Samuele Bersani e tanti altri. Nei giorni seguenti questa persona ha deciso di farci un regalo speciale che ancora oggi custodiamo con cura. Nasce così il primo EP dei Babil On Suite: “ROULETTE.”

- ...perchè poi il disco non fu mai distribuito?

“Purtroppo non ha avuto una distribuzione perché dietro non c’era una produzione o forse perché eravamo ancora acerbi?”


- Parlatemi de "La scatola", vostro primo album. Si può dire che è una sorta di best di questi ultimi anni, che racchiude le varie anime dei Babilon?

“LA SCATOLA” è il primo ALBUM UFFICIALE dei Babil On Suite prodotto da una storica etichetta catanese la VICEVERSARECORDS e distribuito dalla EMI. “LA SCATOLA” è un album di 9 tracce, all’interno di questo lavoro c’è un forte legame tra visione e suono. Sono dei brani pensati come se fossero delle colonne sonore, sonorità che ci riportano un po’ indietro nel tempo agli anni ‘50/60…Suoni che sono nella nostra sensibilità, nei testi c’è un’essenzialità che si concentra sull’essere diretti, perfettamente in linea con i tempi e il periodo storico che stiamo vivendo. 

Un viaggio cinematico, basato su un suono che cura molto i particolari. Speriamo che il nostro entusiasmo si percepisca, perché l’esperienza ed il tempo che si traducono nella realizzazione di un brano poi diano una risposta chiara a chi lo ascolta.”


- La cosa sempre presente nella vostra musica è l’eleganza . Quanto lavorate su questa cosa?

“ L’eleganza dei B.O.S deriva da una maturazione stilistica che è avvenuta nel tempo, siamo stati mesi e anni a rivisitare vecchi Look del tempo, come quando sfogli vecchi album di fotografie che ti fanno rivivere le sensazioni e le emozioni dei tempi passati. Potremmo sembrare persino incoerenti in alcune scelte stilistiche, ma alla fine questa incoerenza ci da’ sempre ragione: del resto le scelte coraggiose, spesso vengono viste come un azzardo. Alla fine trovare un ABITO che rappresenti in modo chiaro il nostro stile non è stato difficile, ci vestiamo di abiti che rivelano piena realtà e autoironia. “


- Prossimi appuntamenti per i babilon?

“Il raggiungimento di un grande obbiettivo e l’inizio di un processo di pianificazione musicale insieme. Stiamo lavorando per la realizzazione di una tournee, che ci permetterà di uscire per un po’ fuori dalla nostra amata Sicilia, che toccherà varie città d’Italia, Milano, Firenze, Bologna, Roma, Napoli, Cosenza, Reggio…Quando verremo a conoscenza del nostro libro di viaggio, ve lo mostreremo e cosi non sarà difficile trovarci.”












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